Il ritorno – la visione turistica delle anatre e dintorni

Sono tornata – sto vagando, ma da turista, tra i luoghi mentali,
fisici, e comuni, sperando di riconoscere qualcosa che mi fa tornare un
po` piu` vera. Viva. Motivata. Sperando magari di riconoscere la vera
me tra la folla.

"Sam je sebi stranac i ostala sranja." ("E` straniero a se stesso e altre stronzate.").

(…) 

E allora che si fa, quando la sensazione del vuoto finalmente divvora tutto, insomma,
le speranze, le ribellioni, gli ideali, le passioni, invece di stare
li` e fissare il cielo dalla finestra? Si porta un italiano in
giro per gli idiliaci laghi di Plitvice. E chi direbbe che era uno dei
luoghi dove, una quindicina di anni fa, comincio` la guerra in
ex-Yugoslavia?

Come se le anatre avessero bisogno di un perche`.

Merdre. 

Parco nazionale dei laghi di Plitvice su Wikipedia
Parco nazionale dei laghi di Plitvice su Wikipedia in inglese – menziona la ultima guerra


 

Sono tornata – sto vagando, ma da turista, tra i luoghi mentali,
fisici, e comuni, sperando di riconoscere qualcosa che mi fa tornare un
po` piu` vera. Viva. Motivata. Sperando magari di riconoscere la vera
me tra la folla.

"Sam je sebi stranac i ostala sranja." ("E` straniero a se stesso e altre stronzate.")

Questo
lo direbbe Rambo Amadeus, se fosse qui. Ma se fosse qui non starebbe
qui a sentire tutte queste… beh… stronzate? Ma la verita` ve la
dico anche. Se potessi tornare indietro non sarrei mai venuta in
Italia. Stupidi esterofili che siamo, attribuivamo alla magica parola
"Estero" da sempre un senso di fronte a quale Il Paese di Meraviglie
impallidiva. Altroche` non sapere cos`hai finche` lo perdi. E adesso
penso in italiano. Sogno, persino, in italiano. Ale`. Alla frutta,
siamo. 

A
pensare che poco fa vedevo anche senso in tutto cio`. Per esempio,
quando ho scoperto il Fumetto.
Va, salviamo un po` il fumetto italiano. Tanto, sarei anche
ex-yugoslava, ma sono certamente cresciuta leggendo Zagor e Alan Ford.
Poi, con la cognizione di APaz, di Tambirini, e questo e quantaltro.
Boh. Mah. E reinventiamo la
rivista underground. Insomma. Ma figuriamoci. 

E allora che si fa, quando la sensazione del vuoto finalmente divvora tutto, insomma,
le speranze, le ribellioni, gli ideali, le passioni, invece di stare
li` e fissare il cielo dalla finestra? Si porta un italiano in
giro per gli idiliaci laghi di Plitvice. E chi direbbe che era uno dei
luoghi dove, una quindicina di anni fa, comincio` la guerra in
ex-Yugoslavia?

Come se le anatre avessero bisogno di un perche`.

Merdre.

 

 

 

 

 

 

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One Response to Il ritorno – la visione turistica delle anatre e dintorni

  1. laPerply says:

    E pensate che proprio adesso vado sul blog di Balkanrock e citano Rambo Amadeus sul fenomeno del Turbofolk, traducendo un suo pezzo
    http://balkanrock.noblogs.org/post/2007/07/24/turbofolk

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