Sempre piu` blogger parlano del In Rainbows. Per esempio pm10 lo commenta qui,
ed era leggere quello e i post linkati da li` che mi ha motivato di
postare subito, anzi, questo post doveva essere un commento sulla sua
pagina. Sono in tanti anche che annunciano di averlo gia` scaricato. Mi
riferisco al nuovo album dei radiohead che si scarica "a
sottoscrizione", pagando o non pagando quanto vuoi. Io, invece, sto
ancora ascoltando The Eraser di Thom Yorke a ripetizione. Come
poteva succedere? Per scoprire. Clicka "Continua". Altrimenti, clicka o
non clicka qualsiasi cosa vuoi o non vuoi.
[More and more bloggers (like pm10, here, in italian though) are writing about In Rainbows and/or announcing to have downloaded it. I`m talking about the new pay-what-you-want-if-you-want-it radiohead album. I, on the other hand, am still playing The Eraser
by Thom Yorke over and over again. How could THAT have happened? To
find out click "Continua". Otherwise click or do not click whatever you
want or do not want.]
[scroll down for the english language version]
E pure mi era arrivata la voce dell’uscita, per caso, da un blog,
credo di un illustratore. Ma non riuscivo a superare la timidezza – come si fa a comprare l`album direttamente da loro, ma pensa, come se mi vedessero e giudicassero. In realta` il vero problema e` che il discorso di
ordinare qualcosa online mi spaventa giusto quel poco che ci vuole per
far finta che la cosa non esista. Tu dirai, che scemenza, hai il blog,
la mail,
e mille altre cose, sei online da anni, hai conosciuto persino le BBS
ecc. E invece io preferirei
fare il mio solito rito della uscita del nuovo album dei radiohead
come ho fatto qualche volta.
Mi ricordo, per
esempio, proprio Kid A, che aveva quel booklet limited
edition e tutto, se non sbaglio. Allora, c`e` tutto un rituale che
comprende l`uscire di casa, anzi, gia` che sai che e` uscito tutta la
giornata ha un`aria piu` r. Cioe`, ti alzi, prendi il caffe, ecc. ma
gia` con la consapevolezza che chi sa magari la sera stessa ti troverai
trasformata dal nuovo album, perche` a me ancora nessun album loro mi
ha lasciato come mi ha trovato. Allora c`e` appunto l`uscire di casa,
l`andare al negozio di dischi, l`entrarci e l`emozione e la timidezza di
entrarci, il sentirsi osservata da tutti ma allo stesso tempo essere
un po` perfetta ladra perche` nonostante le telecamere a me l`esperienza
di comprare qualcosa in un negozio da ancora la sensazione di
anonimita` molto piu` di ordinare online. E` piu` intimo. Entri,
cerchi, scegli, tocchi, osservi, prendi, compri. Il momento della
cassa, quasi confessionale, quasi, si, e` vero che lo voglio proprio
oggi, e` vero che lo voglio tanto… Sara` anche puro consumismo, ma… Perche` mi fate sentire come se fossi Andy Warhol? Suvvia!
E poi, chiaramente, la copertina, il
packaging. Cioe`, hanno da sempre le copertine dei dischi piu` geniali di tutti. Ok,
quello che ha proprio cambiato le regole era forse OK Computer, per
anni tutto il design di tendenza era diventato tutto molto radiohead,
molto bleak, abbozzato, grezzo, alienato, nonluogo,
PIENO DI PITTOGRAMMI gia` che per un po` vedevo `sti pittogrammi alla
r. OVUNQUE, poi che ne so… collage, freddezza, angoscia, cinismo,
ironia, giochi di parole, sampling … beh avete tutti presente la loro
estetica, no? Mi ricordo cercare in giro info sul loro designer, scoprire Stanley Donwood e
chiedermi se fosse un alter ego di Thom Yorke, poi anche il sito dei r. che era genialmente disordinato al punto giusto, anzi
oltre, ma allora il punto giusto diventava quello.
Chiaramente, tutto questo non significa che io ho ancora, fisicamente, tutti quelli album. Il mio feticcismo si ferma avendoli assorbiti nella mia mente/immaginari, dopo mi poteva anche capitare anche di perderli in uno dei miei disordini e/o traslochi. Ma adesso a ripensarci mi deprimo un po`.
E poi passavano i
giorni, dopo l`uscita dell`album, ad ogni ascolto cambiava, e cambiavo
anch`io. Mi piacciono le canzoni come le loro dove anche i testi ogni
volta ti sembrano diversi e quasi quasi non vuoi nemmeno leggerli,
anche quando ci sono, per non fissarteli nella testa, ma poi lo fai lo
stesso e scopri tante altre cose. Quando e` uscito… forse Amnesiac…
o era Kid A? Stavo pure cercando di scrivere un libro di racconti… eh… E un amico scrittore, sensibile a queste cose, mi aveva
scritto, a proposito di non so cosa della copertina del
disco o nella musica, "non so con quali forze dovevano essere in contatto
per tirarlo fuori e non voglio saperlo." E questo mi incuriosi` ancora
di piu` e allora scrivevo e ascoltavo scrivevo e ascoltavo e cosi` via,
ed era veramente un lungo lontano bellissimo viaggio. Chi sa, quando
trovero` il coraggio di ordinare In Rainbows (e` ancora possibile?), cosa mi succedera`.
Magari a questo giro anche finisco di scrivere un libro di racconti o equivalente.
PS: Consumerism
Thom sul loro blog scrisse/citasse cosi`:
"The economy is rolling along an endless plateau, and consumers are bored with the view. Something strange is needed to get them to sit up."
"The consumerist society is a kind of soft police state. We think we have a choice, but everything is compulsory. We have to keep buying or we fail as citizens."
"The danger is that consumerism will need something close to fascism in order to keep growing."
"We’re like bored children. We’ve been on holiday for too long, and we’ve been given too many presents."
from Kingdom Come by J G Ballard
http://www.radiohead.com/deadairspace/index.php?a=216
GIA`
[And I had even gotten the notice of the release, off the blog of an illustrator, I think. But I was too shy to order it directly from them. Naaah, the real problem is that I am just slightly afraid enough to prefere to ignore the issue altogether. One might say, that`s silly, you have the blog, the email, other online stuff, have been on the internet for a while now, even on the BBS` before that… I just prefere to go through my proper new-radiohead-release-ritual. Everything since you wake up, on that day, the teeth brushing, the coffe, whatever, is somehow more r., and spiced with the sweet doubt that maybe that same day your life will be yet again transformed by music. Because no album of theirs has ever left me as it had found me. So there`s the going out, the trip to the record store, the emotion and the shyness of it, feeling watched by all yet at the same time with a thief-like sensation because despite the surveillance cameras I still feel more anonymous buying something in a store then online.
It`s more intimate, too. You walk in, search, choose, touch, observe,
take, buy. The moment at the cash register, almost like a confessional,
ALMOST, yes, it`s true that I want it TODAY, yes it`s true that I want
it much. Yes, it`s pure consumerism… but… like… err… Why are
you making me feel like Andy Warhol now? Come on. Anyway then there`s
the cover, the packaging. That is, radiohead have always redefined the
rules of style and design, at least that was my impression, with their
genius album covers. OK Computer was truely groundbreaking, for years
everything was totally r.-styled, that is bleak, sketchy, raw,
alienated, nonplace, FULL OF PICTOGRAMS – I mean everywhere I looked it
was just full of them! – these radioheadish pictograms. And then there
was the collage, the coldness, the agnst, cynicism, irony, wordplay,
sampling, etc. I mean, you all know their esthetics, don`t you? I
remember obsessing about who could be their designer is, finding out about Stanley Donwood and wondering if he is an alter
ego of Thom Yorke, the strange and fascinating r. website , the disorderly in a genius
and just-enough fashion, or maybe more then just enough, but whatever
it was it kept pushing the boundaries of just enough.
Clearly, this doesn`t mean that I still physically own these albums. To my limited fetishism it was enough to experience these objects and assimilate them into my mind and imagination. After that, it could have easily happened to me to lose them in my disorder or when changing houses. Thinking about it now makes me kind of sad, though.
And then on every day on every listening of a new album it would change, transform itself, and change me alongside with it. I like the songs where even the lyrics sound different every time and you almost don`t even want to read the lyricsin order not to fixate them in your head, but then you do anyway and discover many new things. I remember when… I think it was when Amnesiac came out… Or Kid A? Don`t know, I was trying to write a book of short stories at the time. So my friend, who is a writer, he wrote me this letter mentioning something about the album cover or the music , I don`t remember what exactly, and saying "don`t know how they came up with that, and what they needed to get in contact with in order to come up with it, and I don`t think I even want to know." This made me even more curious so I listened very carefully and wrote very carelessly (freely) and it was a really long deep beautiful voyage. Who knows, with In Rainbows (is it still available?), what will happen. Maybe this time I actually finish a book or some equivalent.]
EDIT_14|11|2007: I commenti sono stati disabilitati su questo articolo per il frequente spam.
[EDIT_14_Nov_2007: Comments on this article have been disabled for too much spam.]